Il procuratore della Repubblica Luigi D’Alessio della procura di Locri ha rilasciato un’intervista al Tgr Calabria edizione delle 19 di giorno 10 aprile parlando del caso Sporting Locri.
Il servizio di Nuccio De Simone è così introdotto: «archiviazione e convinzione che sia stata tutta una montatura. Ad affermarlo è il procuratore della Repubblica di Locri che sembra chiudere clamorosamente la vicenda dello Sporting Locri».
Il magistrato inizia l’intervista affermando: «il rilievo mediatico credo che sia stato dato innanzitutto da chi ha denunciato questa cosa prospettandola in un determinato modo assurgendo poi a vittima di queste minacce, ma, come dire, ha trovato poi una comoda via di fuga sulla base di queste asserite minacce».
D’Alessio quindi crede che i tre minacciati (Armeni, Primerano e Stilo) abbiano montato mediaticamente il caso per assurgere a vittime.
Ci sta dando notizia di un reato? Perché se fosse come il procuratore crede saremmo in presenza di simulazione di reato che è punito con la reclusione da uno a tre anni ex art. 367 del codice penale.
Il giornalista allora chiede se sia tutta una montatura come si dice in giro e il procuratore: «posso anche pensare che sia tutta una montatura ma è meglio sempre una buona archiviazione che un cattivo rinvio a giudizio, l’assoluzione fa dell’indagato una vittima. Se rinviassi a giudizio per simulazione di reato questa persona fonderei (l’argomentazione) su un elemento logico: non è possibile che altri potessero minacciare in quel modo, con quelle modalità, che non è una prova».
Ma come? Se crede che sia tutta una montatura come fa capire nella prima parte dell’intervista significa che ragionevolmente ha elementi validi per dirlo.
Nella seconda parte, però, afferma che è meglio l’archiviazione perché, rinviando a giudizio le tre presunte vittime, dovrebbe provare il reato di simulazione di reato e come cercherebbe di provarlo? Dimostrando che non è possibile che altri potessero minacciare in quel modo e con quelle modalità. Che, appunto, non può essere mai e poi mai una prova.
Quindi che si fa? Per paura di un’assoluzione che farebbe di Armeni, Stilo e Primerano delle vittime, si archivia e si va in televisione a far capire ai telespettatori che i tre minacciati sono gli autori delle stesse minacce che hanno ricevuto e chi se ne frega del danno d’immagine e della dignità calpestata.
L’importante è escludere la pista ‘ndrangheta anche se «bisogna sempre essere prudenti in queste valutazioni».
Procuratore, mi dispiace ma in questo caso la prudenza io non l’ho mai vista.
Da studente del secondo anno di Giurisprudenza mi chiedo se un procuratore della Repubblica possa rilasciare un’intervista a un tg regionale parlando in questi termini di un’indagine ancora in corso.
Una replica a “Sporting Locri: rispetto, per favore”
Bravo Vincenzo !!!
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